Termina nel
più brutto dei modi l'avventura in Coppa Italia dell'Akragas,
sconfitta per due a uno e buttata malamente fuori dal Rosarno,
squadra di Promozione che si è rivelata un osso durissimo.
Tantissima è la delusione negli sportivi agrigentini che hanno
assistito all'incontro a Rosarno e che tornano dalla Calabria molto
scontenti. Purtroppo da registrare degli atti di guerriglia urbana
alla fine della partita tra le due opposte tifoserie. Non si conosce
ancora l'entità degli scontri.
Una sconfitta per 2 a 1 che ridimensiona le velleità di promozione
dell'Akragas che da domani dovrà concentrarsi solo ed esclusivamente
nel campionato, nel tentativo di raggiungere la serie D dalla porta
di servizio, cioè dai play-off.
La partita era cominciata sotto i migliori auspici, con un folto
pubblico proveniente da Agrigento, circa 100 sostenitori, e da
altrettanti tifosi calabri.
Boscaglia manda in campo Casella, Farruggia, Maddiona, Di Maria,
Tilaro, Basile, Garufo, Piazza, Nobile, Tedesco e Pardo.
Mister Leone risponde con Vadalà, Catalano, Varrà, Aquilino,
Scarpaci, Cundari, Raschellà, Iannello, Sappioti, Zerbi, Bartolo.
Arbitrava Della Rocca di Salerno.
Al 5° l'Akragas comincia a farsi sentire dalle parti di Vadalà con
Peppe Nobile che su punizione impegna severamente l'estremo calabro
ex del Vittoria.
Al 10° annullato un gol per fuorigioco a Zerbi.
Al 12° ci prova Pardo ma il suo tiro termina alto.
Al 20° Raschellà di testa manda sul fondo.
Risponde un minuto dopo l'Akragas con Piazza che al 21° impegna
Vadalà con un tiro centrale.
Al 22° Cundari reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di
mani di Tilaro, l'arbitro sorvola.
Al 31° per proteste viene mandato negli spogliatoi un dirigente del
Rosarno.
Al 44° calcio di rigore per il Rosarno per un ingenuo fallo di
Tilaro su Sappioti: batte Cundari ed è il vantaggio per il Rosarno.
L'Akragas reagisce subito allo svantaggio con un colpo di testa di
Tilaro, ma Vadalà salva clamorosamente sulla linea. Nell'occasione
verrà ammonito Di Maria per proteste.
Si va al riposo con l'Akragas sotto di un gol.
Nella ripresa al 3° l'Akragas pareggia: Nobile fa partire un gran
tiro, da circa 35 metri, che sorprende il portiere del Rosarno: è il
pareggio dell'Akragas.
Non passano che due minuti e il Rosarno torna in vantaggio: palla
persa a centrocampo, in contropiede Scarpaci mette in mezzo per
Zerbi che non si fa pregare due volte mettendo in rete. L'Akragas
cede sotto il profilo dei nervi e dell'intensità agonistica, questo
è un gol pesante che spezza le gambe ai nostri giocatori. Al 12° è
ancora il Rosarno a rendersi pericoloso con lo stesso Zerbi che di
testa impegna severamente Casella, che respinge con i pugni.
Al 23° l'Akragas sfiora il pareggio: potente punizione di Di
Maria ma la palla esce di un soffio alla destra di Vadalà.
Al 25° ancora Zerbi di testa con la palla che va sul fondo.
Al 30° sostituzione per il Rosarno che tira, giustamente, i remi in
barca: fuori Zerbi, dentro Pirrottina.
Al 37° punizione alta di Nobile, che non ripete l'exploit
dell'andata, ma nulla da rimproverare al nostro Peppe, oggi
sicuramente migliore in campo nelle file biancazzurre.
Un minuto dopo e Tondo a sostituire proprio Nobile, Boscaglia tenta
il tutto per tutto nei minuti finali.
L'Akragas non riesce a concretizzare più nulla, a parte qualche
punizione pericolosa in mezzo all'area avversaria.
Usciamo comunque a testa alta da questa competizione che ci ha visti
sicuramente protagonisti con merito.
Negli spogliatoi biancazzurri bocche cucite, i giocatori e
l'allenatore preferiscono non parlare. E il presidente Deni a
esternare tutta la sua delusione: "purtroppo così va il calcio,
abbiamo disputato una buona partita e sono convinto che i nostri
tifosi riceveranno ancora delle belle soddisfazioni da quest'Akragas.
Il campionato non è finito, ci rimangono i play-off che con una
squadra al completo potremo affrontare nella maniera più degna. Non
rimprovero nulla ai miei ragazzi, lo avete visto tutti, hanno messo
un impegno incredibile in questa partita. Adesso concentriamoci in
campionato, domenica arriva il Misterbianco e sono convinto che ci
rifaremo. Confermo che alla fine del campionato darò le mie
dimissioni da presidente dell'Akragas".
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