29/05/2006
Eccellenza spareggi
LA NUOVA
PIOVESE - SEVEGLIANO 2 - 2 (0 - 0) andata 1-0
RETE: 50' Fierro (S) 59' Zuin (NP)
70' Manganotto (S) 78' Zuin (NP)
LA NUOVA PIOVESE:
D. Fiorin, Ghezzo, Chelin, Pittaro, Veggian (71' Muccin),
Marcolongo (58' Bertani), Voltan (58' Simonetto), V.
Fiorin, Maniero, Zuin, Tiso. All. Minto
SEVEGLIANO:
Conchione, Cignacco, Mazzolo, Zonca, Tiberio, Mangarotto,
Snidarcic (74' Pertossi), Faidutti, Fierro, Subiaz (38'
Gasparin), Grop. All. Bearzi
ARBITRO:
Cibaria di Trento
NOTE:
Ammoniti: Pittaro, Cignacco, Zonca (S), Tiso, Fiorin
V. (Nuova Piovese). Angoli 1-8.
Vista da parte padovana:
Con una doppietta di Zuin a rimontare le due segnature
gialloblu di Fierro e Magarotto, la Piovese stacca il
biglietto per affrontare il secondo spareggio e raggiungere
la serie D, un risultato mai raggiunto dalla squadra
biancorossa. Alla fine ha pesato il rigore dell'andata. Ma
da parte ospite è stato contestato il secondo gol di Zuin,
che sarebbe stato viziato da una posizione di fuorigioco di
rientro di Maniero. Per due volte gli ospiti hanno
assaporato la gioia di passare il turno e per due volte i
ragazzi di Minto sono riusciti a riportare il risultato a
loro favore.
Gli ospiti temono molto le iniziative di
Pippo Maniero e gli piazzano alle calcagna il mastino
Cignacco. Anche l'incontenibile Pittaro crea apprensione ai
friulani, difatti Zonca e Snidarci lo "curano" a centrocampo
e il piovese reagisce prendendosi il cartellino giallo, e la
sua azione si smorza di molto.
L'inizio è di marca gialloblu. Per una
ventina di minuti. Infatti, Subiaz (contrattura muscolare in
fase di riscaldamento e sostituito al 38 st da Gasparin) e
compagni si buttano in avanti per rimediare lo 0-1
dell'andata.
Il primo tiro in porta, però, è di
Pittaro (14pt), che riprende un corta ribattuta di Mazzolo.
Si fa vede il Sevegliano al
28pt con Fierro (tiro deviato da Veggian in angolo). Al 38pt
la prima delle due grosse occasioni da rete del
Sevegliano : Snidarcic riceve
un assist da Grop, ma non tira al volo e viene chiuso dalla
difesa biancorossa. L'altra opportunità, un minuto dopo, con
assist di Snidarcic per Grop: sul fondo.
Ma è la ripresa che riserva le maggiori
emozioni. Al 5st i friulani vanno in gol grazie ad una
dubbia punizione da limite. Batte Fierro e insacca. A questo
punto le due squadre sono in parità. Ma ci pensa Zuin a
riaccendere gli animi dei tifosi biancorossi: si scatena un
parapiglia nell'area piccola di Concione, Valeriano Fiorin è
lesto a recuperare palla già persa e a battere a rete,
Concione si supera nello smanacciare il cuoio atterra sui
piedi dell'attaccante piovese appostato sul palo lontano che
non ha difficoltà a segnare. Ma i friulani non ci stanno e
al 25st ecco che riagguantano il risultato con Magarotto che
da 25 metri al volo batte l'incolpevole Fiorin.Il gol
decisivo della Piovese arriva al 34st: Fiorin serve Maniero
il quale vede Zuin appostato sullo spigolo dell'area e lo
serve al millimetro: il bomber biancorosso spara una
rasoiata al volo che si insacca in rete. Allo scadere i
friulani hanno una opportunità con Grop, sottimisura: Fiorin
d'istinto devia in angolo. Il triplice fischio dell'arbitro
scatena un'apoteosi tra i tifosi piovesi.
Gianni Patella
vista
da parte udinese: PIOVE DI SACCO - La gara
d'andata, risolta da un rigore di Fiorin ma disputata
all'insegna dell'equilibrio e del timore reciproco, aveva
lasciato nei ragazzi di Bearzi la certezza che con il modulo
abituale a tre punte Maniero e Soci potevano essere battuti;
ma il modulo non è bastato, due volte in vantaggio, il
Sevegliano si è fatto due volte
riprendere. Molte le decisioni errate di una terna arbitrale
apparsa inadeguata all'importanza dell'incontro. Al 2'
l'arbitro fa presagire che tipo di impronta avrebbe dato
alla gara non sanzionando un evidente controllo col braccio
in piena area di Marcolongo ad interrompere una combinazione
Grop-Snidarcic. Minto schiera molto bene i suoi, compatti e
corti, il Sevegliano fatica a
trovare spazi anche perchè il suo uomo di qualità a
centrocampo, Subiaz, già in precarie condizioni fisiche, è
costretto ad abbandonare il campo prima dell'intervallo,
proprio nel minuto in cui Snidarcic, in area piccola, si
mangia un gol già fatto temporeggiando inspiegabilmente. Al
40' lo sloveno tenta il riscatto con un colpo di tacco e
palla a fil di palo. Al 44' l'unico vero tiro in porta della
frazione apertura di 40 metri di Zuin e bel diagonale al
volo di Maniero bloccato da Conchione. Al 6' della ripresa
il Sevegliano passa in
vantaggio, Mazzolo conquista al limite dell'area una
punizione "generosa" (il difensore era entrato prima di lui
sulla palla) e Fierro batte basso e angolatissimo dove
Fiorin non può arrivare. Al 12' Voltan, imbeccato da
Maniero, chiama Conchione alla parata con retroguardia
ospite apparsa poco concentrata. Al 16' Maniero tiene viva
in area una palla che Faidutti non ha spazzato, poi Zuin è
il più lesto nel raccogliere la respinta con la punta delle
dita di Conchione e riporta in parità il risultato. Al 22'
V. Fiorin chiede un rigore e viene ammonito per proteste,
già diffidato salterà la prossima gara. Al 26' sugli
sviluppi di un corner Zonca svetta su tutti ma manda alto.
Il vantaggio è rinviato al minuto successivo quando
Magarotto in controbalzo da fuori area toglie le ragnatele
nell'angolino alto alla sinistra di D. Fiorin. Ma anche dopo
questo gol arriva puntuale la reazione dei padroni di casa,
al 30' Conchione respinge coi pugni un tiro-cross di Chelin,
al 31' un diagonale di Pittaro termina fuori di poco, al 33'
viene parato un tiro di Zuin e al 34' il n° 10 segna su
appoggio di testa illuminante di Maniero, ma l'azione era
viziata da un evidente fuorigioco di rientro proprio
dell'ex-professionista. Al 3° dei 6' di recupero Zonca viene
atterrato in area e l'arbitro, per non smentirsi, lo
ammonisce per simulazione.
Minto: «E'
stata combattuta a viso aperto fino all'ultimo, il
Sevegliano è stato un
avversario ostico». D.S. Sabot: «Siamo stati eliminati da
due terne arbitrali». Bearzi: «Ci dispiace per gli episodi
contrari ma resta la soddisfazione per una stagione
memorabile».
Gianfrancesco
Fierro
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