Fonte:  www.civonline.it

 

CIVITAVECCHIESE: Baroncini 7,5, Poggi 6,5, Boriello 6,5, Cassese 6, Savino 7.5, Paolini 7, Lancioni 6,5, Macaluso 6,5, Gravina 6 (28’st Bevilacqua 6) Spirito 6 (42’st Maisto sv), Trebisondi 6,5 (36’st Della Camera sv). A disp.: Piermatini, Marcoladi, Riccobello. All Caputo.

BUDONI:  Contu 7, Masu 6,5, Busanti 6,5, Piras 6, Lepore 6 (32’st Bisogno 6), Mometti 6, Manunza 7 (32’st Portanova 6), Ruggieri 6, Udassi 6,5, Dessena 78, Angioi 6,5. A disp. Pili, Ciaddu, Murgia, Tatti, Satta. All Degortez.

Arbitro: Colasanti di Grosseto (assistenti Cercello e Carmignani).

Note: Spettatori 1800. Ammonito Boriello, Piras, Ruggieri e Udassi.

 

Un risultato storico per il club nerazzurro, ma anche per il calcio civitavecchiese, che con l’impresa della squadra di Paolo Caputo è tornato ai vecchi fasti grazie a questo exploit. Grande festa sugli spalti, gremiti in ogni ordine di posto, compresa la “tribunetta” aggiuntiva allestita in settimana proprio per contenere il grande afflusso di spettatori. Tutto si è svolto regolarmente ed in un clima di euforia generale, con il coloratissimo pubblico che ha spinto Macaluso e compagni al traguardo serie D. Bella ed intensa la gara anche per merito degli ospiti, che hanno giocato una gran bella gara creando non pochi grattacapi ai nerazzurri. Nel primo tempo dopo un gran tiro al volo di Spirito al 5’ (altrettanto bella la risposta del portiere ospite Contu) le azioni più pericolose sono state tutte di marca biancoblu. I sardi hanno avuto intorno alla mezz’ora tre limpide occasioni con Manunza (che ha colpito un palo con un tiro-cross), una conclusione poco alta sopra la traversa di Dessena e poi un intervento di baroncini a tu per tu con Angioi. Nella ripresa la Civitavecchiese, visibilmente contratta nei primi 45’, ha ripreso in mano le redini del gioco e ha iniziato la seconda parte di gara a testa bassa a caccia del gol della sicurezza. I nerazzurri hanno messo alle corde il Budoni, che in una lunghissima sequenza di calci d’angolo a sfavore, ha rischiato di capitolare in più occasione sotto i colpi di Trebisondi e Spirito. Con il passare dei minuti il forcing nerazzurro si è fatto meno intenso, ma proprio i nerazzurri “sono andati in riserva” ci ha pensato il pubblico a fare la differenza. In pieno recupero un super Baroncini ha negato il gol ad Udassi e a pochi secondi dal triplice fischio finale il numero 11 ospite Angioi ha spedito la palla alle stelle da buona posizione. Subito dopo la festa nerazzurra con l’invasione di  campo dei tifosi e l’esplosione di gioia dei giocatori, del mister e di tutta la dirigenza che hanno visto avverarsi il sogno serie D. La festa è proseguita a lungo negli spogliatoi, poi nella sede della Civitavecchiese per finire nelle strade del centro cittadino con il carosello automobilistico degli ultrà.