18/06/2006
Dopo 13 anni, la Liguria è riuscita finalmente a
sfatare un tabù. E' toccato alla Sarzanese, ligure di confine mai troppo
amata nel capoluogo regionale, salire in D dopo la serie avvincente ed
estenuante di spareggi che finora avevano sempre condannato le
consorelle. Spareggi istituiti nel lontano 1993-94, che permettono alla
seconda classificata di Eccellenza, o in alternativa da qualche stagione
alla vincente dei playoff regionali, di giocarsi, a livello nazionale,
sette posti in serie D. La Liguria nelle dodici precedenti edizioni di
spareggi era riuscita solo tre volte a portare una squadra in finale
dopo avere superato il primo turno, ma nè Imperia, battuta nel 95-96 dal
Casale (e poi ripescata), nè due volte il Vado, superato nel 96-97 dalla
Valenzana e nel 99-00 dal Bra, erano mai giunti al traguardo finale.
Ma ora spazio alla Sarzanese, che festeggia un quanto mai meritato
ritorno in D. La formazione rossonera, oltre ad una lunga milizia in
serie D a partire dagli anni Sessanta, vanta quattro stagioni in C2 dal
1987 al 1991, con la C1 per lungo tempo sognata nel 89-90. Poi il
declino, e al termine della stagione 93-94, dopo un campionato di serie
D (allora chiamato Cnd) terminato con la salvezza, la rinuncia ad
iscriversi e la dolorosa ripresa dalla Seconda Categoria. Dopo tre
promozioni consecutive, nel 97-98 in Eccellenza la Sarzanese arrivò
seconda e giocò gli spareggi per il Cnd. In panchina c'era, come oggi,
Giorgio Benedetti che era subentrato anche quella volta a stagione in
corso. Era una squadra di grandi nomi, da Braida, a Grasso Peroni,
Panichi, Alberti. Ma i fortissimi comaschi della Guanzatese infransero
il sogno. Vennero poi stagioni poco felici, e finalmente quest'anno la
possibilità di giocarsi la promozione. Grande partenza, e rossoneri
subito in testa. Squadra ancora rinforzata dalla mini rivoluzione
autunnale, con gli arrivi di Barbieri, Di Muri, Verna e Maraffetti. Con
gli idi primaverili la squadra dà segni di stanchezza, ed arriva
l'esonero di Plicanti, pur con la Sarzanese in testa alla classifica.
Torna Benedetti, uno abituato a vincere, ma i primi risultati sembrano
smentirlo, i rossoneri retrocedono al terzo posto, e solo un veemente
finale permette di superare la Loanesi conquistando il diritto agli
spareggi. Spareggi tra l'altro affrontati con la rosa all'osso per gli
infortuni a Musetti, Ciancianaini, Verna e Palagi (solo i primi due
parzialmente recuperati). L'impresa che forse consegna la D è quella di
strapazzare a domicilio il temutissimo Mestre Edo (con in squadra gente
come Ballarin, sette anni in B ed uno in A), e poi di tenere botta al
ritorno. Il Biella Lamarmora era forse meno conosciuto, ma l'aver
demolito i pericolosi mantovani del Serenissima (4-0 a Pavignano)
aveva fatto suonare campanelli d'allarme. E invece la Sarzanese
sconfigge anche la tradizione che la voleva spesso soccombente agli
spareggi: sei finora dal 1965 ad oggi, solo due vincenti, con il Signa
appunto nel 1965 e con la Bolzanetese nel 1997; quattro sconfitte con
Lucchese nel 1969, Sestrese nel 1979, Quarto nel 1980, e la già citata
Guanzatese. Della squadra abbiamo già accennato, molti giocatori da
categoria superiore, un paio di toscani che non mollano mai come Musetti
e Landi, l'esplosione del giovane Memushaj. Menzione anche per giocatori
come Sabatini, Paganini e Lagomarsini, spesso impiegati in compiti poco
appariscenti, ma sempre in palla, e per l'attaccante Micheli, tornato
dopo il sogno della C2 nel Sansovino che ha saputo anche accettare la
panchina. Il prossimo anno si prospetta una super serie D, dopo le
promozioni delle vicine seppure di altra regione Viareggio e Forte dei
Marmi; la Liguria avrà sei rappresentanti, può averne sette se il Savona
sarà ripescato. Ora la Sarzanese si gode la festa dopo questa eterna
stagione, poi una nuova emozionante avventura.
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