Altare e' un piccolo centro medievale
noto per l'antica tradizione del vetro, situato in provincia di Savona,
a 15 km via terra e 11,400
km via aria dal Capoluogo.
Il suo centro si trova a quota
398 s.l.m. ed è chiuso a fondo valle tra due serie di colline, sulla
direttrice che collega la Liguria al Piemonte. Attualmente i suoi abitanti
sono 2240.
Dalla bocchetta di Altare (quota
466 s.l.m.) dipartono le Alpi e gli Appennini e il territorio del
comune, che si estende per 11,73 kmq , è classificato ad ogni effetto
montano con rilievi compresi tra i 740 e 380 metri s.l.m.
Lo stemma ufficiale del Comune richiama nelle fiamme di un diruto castello la
nobile arte del vetro e nella fascia di argento in campo azzurro, il canale
progettato nel 1807 dal Prefetto napoleonico Gilbert Chabrol de Volvic, che
avrebbe dovuto unire il Mediterraneo all'Adriatico con l'ausilio del fiume Po.
LO STEMMA DI ALTARE
Nonostante la vicinanza al mare,
la sua posizione nel versante inferiore della Valle Bormida espone
il territorio a fenomeni nevosi nella stagione invernale con
temperature anche rigide, mentre in estate la
temperatura è fresca,
specialmente nelle ore notturne.
Altare è raggiungibile
tramite la statale n.29 e l'autostrada A/6 Torino-Savona con casello in
loco.
E' collegato anche con Savona
da una fitta rete di autobus. Inoltre è servito dalla tratta ferroviaria
S.Giuseppe di Cairo-Savona.
ALTARE-veduta
parziale Centro Storico
Interessanti sono gli itinerari
turistici e le escursioni che si possono effettuare con ogni mezzo.
Strade panoramiche conducono in
breve tempo ad amene località delle quali lo sguardo spazia dal
mare Ligure alla catena delle Alpi.
Le origini del primitivo borgo
risalgono al XII secolo.
Nel Medio Evo Altare apparteneva
al Marchesato del Monferrato per effetto della marca aleramica e nel 1430
passava, per breve tempo , agli alleati del Duca di Savoia.
Centro
Storico- via Paleologo
Nel 1435 veniva restituito al Marchesato
del Monferrato. Il luogo poi ancora infeudato ai Marchesi del Carretto
che lo reggevano come Consignori fino al 1533 quando l'imperatore Carlo
V investiva degli Stati del Monferrato Federico Gonzaga , Duca di Mantova.
Infine nel 1708 Altare veniva unito
agli Stati Sabaudi ed entrava quindi a far parte prima del Regno di Sardegna
e poi del Regno d'Italia.
CHIESA
PARROCCHIALE -interno
La vita della comunità altarese
è stata regolata per secoli dagli statuti e decreti municipali del
1509.
I 152 articoli prevedevano una
casistica moto ampia e dettagliata dei provvedimenti da adottarsi per ogni
circostanza della vita comunitaria.
Il fulcro dell'economia altarese
è sempre stata la lavorazione del vetro che ha contribuito in modo
determinante all'accrescimento del borgo, circondato da fitte boscaglie
di faggi e castagni.
Ed è appunto questa situazione
ambientale che nel XII secolo ha suggerito- secondo la tradizione - a monaci
francesi, appartenenti al Monastero dell'isola di Bergeggi (SV) e officianti
in Altare, l'impianto
delle prime fornaci chiamando
dalla Francia alcune famiglie che già esercitavano l'arte
vetraria .
Purtroppo la scarsità di
documentazione storica al riguardo non chiarisce l'origine esatta dei primi
vetrai altaresi che, con i veneziani, sono stati comunque gli antesignani
della nobile arte in Italia.
La lavorazione del vetro in Altare
era disciplinata, fin dal 1495, da uno statuto formato inizialmente da
nove articoli.
ALTARE e il suo bellissimo VETRO
Collezione privata
Ad Altare attualmente sono attive
due vetrerie ad alta produzione
industriale:Bormioli Rocco Casa e
l'Etrusca che occupano complessivamente
circa 400 unità.
Esiste inoltre la seconda lavorazione
del vetro artistico che viene praticata nelle soffierie di Amanzio Bormioli
e di Sandro Bormioli , e nei laboratori d'incisione a ruota di Vanessa
Cavallaro e Loredana Pizzorno.
L'operosità dei vetrai è anche
testimoniata dal Museo del Vetro e dell'Arte Vetraria, di proprietà
comunale e gestito dall'Istituto per lo Studio del Vetro, costituito da
centinaia di manufatti, strumenti di lavorazione, cimeli e vari documenti: il
tutto di notevole valore e di importanza storico-artistica.
Il museo, allestito in un seicentesco oratorio, troverà definitiva sistemazione
in Villa Rosa, prestigioso edificio stile liberty ed ora di proprietà del
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, in corso di restauro e
ristrutturazione da parte della soprintendenza per i Beni Ambientali ed
architettonici della Liguria.
Calice serie PAM - soffieria Artistica A. Bormioli
Il Forte, che domina l'abitato, è stato
costruito come "fortificazione di valico" nel periodo 1885-1890 e
presidiato, senza mai essere attivato al fuoco, fino al 1945.
Ad Altare è situato un cimitero militare, unico in Liguria, costituito dalla
Divisione "S.Marco" della Repubblica Sociale Italiana tra il 1944 e il
1945. In esso vi sono raccolti i resti di 1.400 caduti, dei quali 430 ignoti,
appartenenti alla Marina Militare, all'Esercito, ai Corpi Partigiani e della
R.S.I. e a civili deceduti in guerra o per cause di guerra. Il Cimitero,
conosciuto anche come Cimitero delle Croci Bianche per gli emblemi di marmo
bianco di Lasa, è posto sotto la tutela del Ministero della Difesa,
Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra.
ERNESTO SAROLDI
Visitate
il meraviglioso Museo del vetro
di
ALTARE