Breve
storia del calcio a Muggia
Muggia, pur decentrata ma non
per questo disinformata rispetto alle vicine Trieste e
Capodistria grazie anche e forse principalmente ai contatti
sociali tenuti dai suoi cittadini, impiegati per la quasi
totalità nei cantieri navali, ha recepito subito
l'immediatezza di un gioco-spettacolo così coinvolgente come
il calcio. Sin dal suo apparire in modo capillare agli inizi
del sec. XX, esso ha coinvolto l'esuberanza dei giovani
muggesani sui prati fuori le mura, nei pressi del castello o
in località Palù; essi si impegnavano a calciare una palla
fatta di pezza (perché soldi non ce n'erano spesso neanche
per il mangiare) senza troppe regole, dopo l'orario di
lavoro, che li vedeva impegnati già in giovane età, finite o
no le scuole elementari. Ce lo racconta anche Galliano
Donadel nel libretto edito in occasione dell'inaugurazione
del nuovo stadio P. Zaccaria (inaugurato il 1 ottobre 1972),
di cui fu tenace assertore quand'era consigliere regionale
ed Assessore allo Sport del Comune di Muggia. L'interruzione
della normale vita quotidiana a causa della prima guerra
mondiale ritardò la diffusione capillare di questo sport; ma
già nei primi anni Venti (sec. XX) troviamo la squadra
dell'Edera, una struttura organizzata legata al Partito
Repubblicano, che giocava sulla spianata a monte dello
Squero Cadetti, sotto al cimitero, in seguito parte del
Cantiere Felszegy. Ma se alla fine degli anni Venti la
squadra, che ben figurava nei tornei, ebbe l'onore di avere
un campo dignitoso dove giocare all'inizio dell'attuale Via
L. Frausin (prà de Tossi), essa dovette smettere qualche
anno dopo (pur cambiando il suo nome con quello di C.
Stuparich) per l'imporsi delle leggi promulgate dal regime
fascista, che non permettevano altre organizzazioni se non
quelle legate al suo partito. Anche il Dopolavoro del
Cantiere San Rocco, sorto alla fine del 1934, dovette
sacrificare questo sport, i cui costi di gestione non
avrebbero permesso di sviluppare le altre attività nel loro
complesso. Chi voleva dedicarsi al calcio ad un certo
livello doveva entrare nei ranghi della U.S. Triestina ed
andare allo stadio di Valmaura per gli allenamenti in
bicicletta (se trovava qualcuno disposto a prestargliela) o
con il vaporetto di linea fin allo Scalo Legnami o con
qualche battana a remi fin nel vecchio porticciolo sotto
Servola (riempito alla metà degli anni Sessanta per
l'ampliamento della Ferriera) e poi da qui a piedi. Così
iniziarono alcuni muggesani come Enrico Costanzo, Eligio
Vallon, ricorda Elvio Russignan che, nel dopoguerra,
iniziando con la Sampdoria militò poi in squadre dei massimi
gironi nazionali, ottenendo lusinghieri successi. Ma pronta
arrivò la seconda guerra mondiale con una nuova interruzione
delle attività portando in guerra e nella Resistenza le
migliori forze giovanili muggesane. Ciò nonostante, rammenta
Adelio Sfetez, in periodo bellico qualche improvvisata
formazione muggesana partecipò ad incontri occasionali. Nel
1945 venne fondata l'U.S. Muggesana e l'anno successivo il
Circolo L. Frausin, che nel 1953 si integrò nel G.S.
Fortitudo. Agli inizi degli anni Cinquanta fu presente per
qualche stagione una formazione della Libertas, che
raccoglieva oltre ad alcuni giocatori muggesani anche molti
impiegati della Polizia Civile del Governo Militare Alleato:
ricordiamoci, che l'Italia arrivò solo alla fine del 1954 !
Finita la guerra, le truppe inglesi, stanziatesi al
Lazzaretto di Valle San Bartolomeo, spianarono una campagna
in località Pilòn, verso Piasò, di proprietà della vicina
macina di Tòni mulinèr, creando un Campo sportivo per loro
utilizzo, dove alla domenica mattina facevano giocare i
militari in tirate partite di calcio, che spesso si
trasformavano in duri scontri tra inglesi e scozzesi.
Livellata la vigna ed i campi circostanti, essi sistemarono
sul piano uno strato di fascine, formate da frasche e
piccoli rami, che coprirono poi con un giusto strato di
terriccio; esso venne inaugurato ufficialmente il 10 aprile
1949 con la partita Muggesana-Ruda (3-2). In seguito il
campo venne preso dall'U.S. Muggesana fino alla costruzione
del nuovo stadio. Ma siamo ormai ai nostri giorni con la
fusione (1 luglio 1995) delle due squadre in un'unica
compagine di maggior peso agonistico: l' A.S. MUGGIA. Anche
le formazioni periferiche dello A.S. Zaule (1967) e del G.S.
Rabuiese si sono in seguito unite per meglio affrontare gli
impegni agonistici, mentre nel 2004 ha fatto la sua comparsa
la squadra della Muglia Fortitudo, che milita nel campionato
di terza categoria dilettanti.
Franco Stener