Storia della Fortis 1909 |
di Vudu 1967 |
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Storia A.S. FORTIS JUVENTUS 1909
In un tiepido pomeriggio del marzo del 1909 un gruppo di borghigiani decise di fondare una nuova Associazione Sportiva in contrapposizione alle altre due esistenti, l’Unione Sportiva Velox e il Ciclo Club Appennino. La data del 7 marzo 1909 è una data storica per lo sport mugellano e toscano ed è la data ufficiale della nascita della Fortis Juventus. La Società Sportiva per la diffusione dello Sport aveva al proprio interno le sezioni dedicate al ciclismo, al podismo, alla ginnastica, al foot-ball, alla scherma, alla lotta, alla palla vibrata e al tamburello, come riportato in questo articolo de “Il Messaggero del Mugello” datato 14 marzo 1909. La Fortis Juventus nasce nel salotto di Luigi Dallai dove oltre al padrone di casa sono presenti l’Ing. Enrico Foà, Guido Cavini, il Prof. Luigi Cipriani, Edoardo Storai, Attilo Calosci, Augusto Piattoli e Italo Conti. Alcuni mesi dopo, il 21 febbraio 1910 si svolge presso il campo sportivo di Piazza Dante la prima partita della Fortis Juventus contro la squadra minore.Dopo la prima guerra mondiale e dopo il terremoto del 1919 la Fortis Juventus si riorganizza con il nuovo Consiglio Direttivo che elegge il 1 agosto 1920 il Presidente Oscar Gigli. La mancanza di un torneo vero e proprio non scoraggia la Fortis Juventus che in quel periodo gioca nel campo sportivo di Piazza Dante tornei locali e partite amichevoli con le squadre della zona e di Firenze. Il 28 ottobre del 1928 è una data storica per la Fortis Juventus. Grazie alla donazione del terreno da parte del N. H. Giacomo Romanelli viene infatti inaugurato il Campo Sportivo Comunale con la partita amichevole contro il Dopolavoro Provinciale di Firenze. Per la cronaca, la partita si chiude sul tre a tre. Il nuovo stadio viene intitolato a Giacomo Romanelli in onore della sua generosità che permette alla squadra di giocare all’interno di un vero e proprio stadio. Negli anni ’30 con l’avvento del regime fascista lo stadio diviene il “Campo Sportivo Littorio Romanelli” e la Fortis Juventus partecipa ai campionati U.L.I.C. (Unione Libero Italia Calcio) e successivamente nei campionati F.I.G.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio). Sono gli anni dei primi successi con la vittoria nei campionati 1932, 1934 e 1937. L’inizio degli anni ’40 è caratterizzato dal nuovo evento bellico che richiama alle armi molti tra i dirigenti e gli atleti bloccando di fatto l’attività sportiva. Nel 1944 il Romanelli diventa addirittura un campo di raccolta per prigioneri e sul terreno di gioco vengono innalzate delle baracche. Per questo motivo le prime partite del dopoguerra vengono giocate nel camp o di atterraggio delle “Cicogne” nei pressi della frazione di Sagginale. Alla fine della guerra, nel 1945 Donatello Donatini, Silvano Manfriani, Amilcare Giovannini, Libero Valli, Giovanni Toccafondi, Aldemaro Banchi, Bruno Viliani, Gino Scappini e Mario Bruschi si riuniscono nel retrobottega di Otello Coppini e ricostituiscono la “Fortis Juventus 1909”, aggiungendo quindi al nome storico l’anno di fondazione. La squadra, composta in gran parte dai giocatori che già avevano calcato i campi prima della guerra, viene iscritta al Campionato di Prima Divisione dove conclude con un dignitoso ottavo posto. Nel 1947 al campo Romanelli si svolge una partita amichevole tra la Fortis Juventus 1909 e la A.C. Fiorentina nella quale militano giocatori importanti quali Gritti, Pandolfini, Eberle, Lefter, Gazzarri e Avanzolini. Negli anni ’50 arrivano altri importanti successi come la vittoria del Campionato di Prima Divisione 1953/54. sotto la guida di mister Giordano Picchi. Successivamente alla vittoria viene amplinto anche lo stadio Romanelli con la costruzione della nuova tribuna. La gioia della vittoria viene però oscurata dalla retrocessione in Seconda Divisione al termine della stagione 1955/56 che sfocia in una grave crisi societaria considerata quasi insanabile. Ma lo spirito borghigiano vince anche quella “battaglia” grazie alla tenacia di Gino Scappini, ex-giocatore degli anni ’20 e ’30 che insieme ad un gruppo di amici tra i quali Silvano Manfriani ed Aldo Giovannini riesce con tenacia ad evitare l’esclusione dai campionati.Gli anni ’60 iniziano con la vittoria nel campionato 1960/61 bissata nel 1963/64 e soprattutto alla promozione del 1967/68 che vede la Fortis Juventus 1909 conquistare il diritto a disputare il campionato di serie D. Nel 1966/67 la Fortis Juventus vince il campionato a pari punti con il Montevarchi e lo spareggio, giocato al Comunale di Firenze davanti ad oltre 10.000 spettatori, termina con un pareggio. Solo il sorteggio tramite lancio di monetina decide il vincitore e la sorte premia la squadra avversaria.. Nel 1961 la squadra della Fortis gioca anche la sua prima partita internazionale contro la rappresentativa della città di Wiesau gemellata con Borgo San Lorenzo. Dopo la partita al Romanelli, la squadra restituisce alla visita alla compagine tedesca. Il simpatico scambio si ripeterà poi nel 1966. Nel 1967 la Fortis Juventus 1909 viene premiata a Firenze, in Palazzo Vecchio, con la consegna della medaglia d’oro al merito sportivo. Gli anni ’70 cominciano con una retrocessione dal campionato Promozione al campionato di Prima Categoria a conclusione di una grave crisi societaria e tecnica conseguenza dei tre anni difficili ed onerosi in un campionato semi-professionistico. Come già accaduto in passato un altro ex-giocatore della Fortis, Bruno Villiani, salva la società ed assume la presidenza. Con l’avvento di Giovanni Signori alla presidenza la squadra inizia a risalire la china vincendo il campionato di Prima Categoria nel 1973/74. Gli anni ’70 si chiudono però con un'altra retrocessione nel 1979/80 ed una nuova crisi societaria evitata grazie all’intervento di Giovanni Cipriani. Negli anni ’80 la Fortis Juventus 1909 disputa cinque campionati consecutivi di Seconda Categoria, serie un po’ stretta per gli sportivi borghigiani che diminuirono il proprio interesse per la squadra e la società. Il 75° Anniversario dalla fondazione (1984) è l’occasione giusta per riportare l’interesse e l’entusiasmo e il presidente Cipriani insieme ad Aldo Giovannini realizza uno splendido volume monografico che rimane la memoria storica della Fortis Juventus 1909. Sotto la presidenza di Roberto Roselli riparte alla grande la compagine borghigiana che vince due campionati consecutivi, la Seconda Categoria nel 1987/88 e la Prima Categoria nel 1988/89.
Gli anni ’90 sono caratterizzati da un evento negativo e dalla “perla” di tutta la storia della Fortis Juventus. Nel 1994/95 viene vinto il Campionato di Eccellenza ma con una decisione piuttosto discutile la C.A.F. assegna la vittoria al Chianciano. L’amarezza viene quasi subito dimenticata con la vittoria della Coppa Italia Dilettanti e la successiva promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti.. La “cavalcata” di quell’anno è ancora nella memoria di tutti gli sportivi borghigiani e la squadra dopo aver battuto nella finalissima della Toscana il Grassina passa alla fase nazionale. La Fortis riesce nell’impresa di battere in successione i campioni della Emilia Romagna (Boca S. Lazzaro di Bologna), i campioni dell’ Umbria (San Sisto di Perugia) ed i campioni del Piemonte (Alpignano di Torino) giungendo alla finalissima con il Locri, campione di Calabria. La sfida di andata si gioca al Romanelli il 26 maggio 1996 e termina con la vittoria della Fortis per 1-0. La finale di ritorno si svolge il 2 giugno 1996 allo Stadio Municipale di Locri davanti a spalti gremiti in ogni ordine di posto e la compagine borghigiana riesce a mantenere la partita sul risultato di 0-0 aggiud icandosi così la Coppa Italia Dilettanti 1995/96. Dopo questo grande successo la squadra si trova però di nuovo in declino con la retrocessione nel Campionato di Eccellenza Toscana alla fine del campionato 1996/97.
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