Eccellenza Sicilia B - Akragas                                       di Enzo Nocera

 

 

L’Akragas, dopo la vittoria sul Misterbianco, è matematicamente nei play off. La formazione agrigentina.ha centrato l’ importante traguardo per la seconda negli ultimi tre campionati di Eccellenza e alla squadra allenata da Boscaglia, sfumata la promozione diretta nonché l’assurda eliminazione in Coppa Italia con le devastanti conseguenze disciplinari, non resta che puntare sugli spareggi per eventualmente trovare posto in serie D. L’Akragas deve attendere le prossime cinque partite di campionato per conoscere il posizionamento finale e l’attuale secondo posto, alle spalle della corazzata Licata, è alla portata dei biancoazzurri che devono difenderlo dagli assalti di Nissa e Palazzolo; con la gestione Boscaglia, l’Akragas, ha avuto un rendimento costante ed è stata sulla scia del Licata. Ecco i numeri. Dopo la capolista vittoriosa diciotto volte, è la squadra che ha centrato il maggior numero di successi: ben sedici; l’attacco akragantino con 41 reti così come Nissa e Palazzolo è uno dei migliori del girone;  la difesa biancoazzurra, in fatto di reti subite, è superata solo da  Licata ed Enna. L’Akragas ha pareggiato quattro volte e nelle ultime tre partite è andata sempre in rete; nel girone di ritorno ha subito solo una sconfitta, al pari del Licata, mentre da quando Boscaglia siede in panchina l’Akragas ha perso solo due volte e guarda caso con formazioni agrigentine: Pro Favara e Licata. La difesa mantiene un’imbattibilità che dura ormai da 270 minuti mentre per quanto riguarda i marcatori, Di Maria con sette reti si conferma il migliore ed il giovane Garufo, dopo il gol al Misterbianco, sale in classifica a quota sei al pari di Cordaro e Pardo. Infine una curiosità in merito alle cinque giornate di squalifica dell’ Esseneto. E’ la prima volta che l’Akragas subisce una punizione così pesante; negli anni 70 quando militava in quarta serie, per un invasione di campo in occasione di Akragas- Ragusa, la società fu costretta a giocare lontana dal pubblico amico per tre partite. Ma erano altri tempi anche in fatto di squalifiche di campo.

 

 

 

 

 a cura di Enzo Nocera